Biografia

 Sono nata a Roma a marzo di quarant’anni fa da padre sardo e madre abruzzese. A pochi anni fui trasferita in Sardegna da una madre adottiva. Non mi sono mai sentita parte della famiglia e, per questo motivo, trascorrevo molto tempo a contatto con la natura. Ricordo soprattutto le estati passate nel campo vicino al fiume, gli alberi di eucalipto e il mare a pochi chilometri. Ognuno di loro è stato un padre e una madre, mi hanno insegnato della resilienza, della pazienza della sabbia, del rinnovamento dell’acqua e di quella voce materna del mare.

Masua, in particolare, una spiaggia dove regna qualcosa di incomprensibile che ha a che fare con la magia, è stata quella madre che mi insegnò ad abbracciare la paura sviluppando poi quella piena fiducia che sboccia solo dopo aver conosciuto l’amore per se stessi. Da quel giorno imparai a camminare con grazia sulla schiena della madre terra, a camminare in armonia con tutto ciò che mi circondava, ringraziando per ogni cosa che costantemente mi veniva donata.

Mia madre fu una donna che rispecchiava molto i caratteri aspri e forti della terra d’Abbruzzo. Essendo cresciuta in un collegio di monache di clausura non aveva sviluppato quell’istinto materno… tipico delle donne. Purtroppo quando questo stava avvenendo lentamente come solo l’amore può fare, le vicissitudini di una vita già travagliata ci hanno allontanato quando io avevo solo due anni. Mia madre era un’infermiera professionale, molto riservata, come lo era anche la sua dolcezza che si manifestava nelle sue gote rosse quando qualsiasi forma di affetto subentrava con grazia prepotente tra una madre e una figlia.

Ricordo che quando a 16 anni dovetti lasciare a malincuore la terra sarda, mi trovai di fronte a una donna estranea che nel frattempo aveva avuto un ictus e questo stato non fece altro che aggravare di nuovo il nostro rapporto già interrotto per forze maggiori in tenera età. Morì a soli 56 anni in seguito ad un’embolia celebrale. Quel giorno mi accorsi di essere veramente sola e iniziai a conoscere la strada di Roma e tutte le sue conseguenze.

Ero poco più di una ragazzina che veniva da una terra antica e spirituale. Venivo dal vento estivo che forse in quella terra arriva più come forma di guarigione e sollievo quando la tua anima è stanca, venivo dagli insegnamenti di mia nonna che aveva lo sguardo che libera il cuore da qualsiasi prigione e mani che conoscono i segreti nascosti in ogni foglia per metterli poi al servizio degli altri e da un nonno minatore dove la notte i suoi occhi azzurri sembravano due fari che oltrepassavano quel nero carbone sul suo volto e, illuminavano una numerosa famiglia tirata a stenti e volontà intrinseca nel DNA sardo.

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