Carte

TAROCCHI NEFERTARI

Nefertari, sposa di Ramses, il più grande sovrano della storia d’Egitto.
Signora del fascino e del dolce amore.
Quando morì,Ramses dedicò a lei una bellissima tomba arrivata fino a noi quasi intatta.
Questo mazzo di tarocchi ripropone l’ambiente e la simbologia cari a Nefertari , luce d’Egitto, simbolo di quanto vi è di più bello in questa civiltà ricca di mistero e alta magia.
Considerata la più potente.
Per questo con la lettura di questi tarocchi sarà come emergere in un’altra era e scavare affondo in tutto ciò che è stato per poter poi avere una chiara lettura della nostra situazione attuale.

CARTE LAKOTA

Le carte lakota entrano in profondità della situazione individuale nel qui e ora .Vedono blocchi e ti accompagnano nel vero senso della parola nel tuo viaggio di introspezione come una guida spirituale. Parlano attraverso gli elementi collegati alla natura.

SIBILLE

Sibille. Vennero introdotte in Francia alla fine del XIV Sec.Carlo v credeva nella possibilità di predire il futuro e fondò a Parigi , la tue di Foin Saint Jacues, una biblioteca composta da 910 volumi molti dei quali dedicati alle scienze occulte.
Le Sibille risalgono al XVIII secolo.il metodo divinatorio è attribuito Mademoiselle Lenormand, famosa per essere diventata la cartomante personale di Napoleone Bonaparte e di sua moglie Giuseppina e altri personaggi altolocati dell’epoca della rivoluzione francese
La lettura di queste carte avverrà con risposte chiare e precise.

ORACOLI

Gli oracoli sono una Forma di divinazione praticata presso vari popoli antichi, consistente in un responso che, in vario modo, era dato dalla divinità in determinati luoghi a una domanda riguardante sia cose ignote del presente, passato o futuro, sia la giusta maniera di agire in determinate circostanze. Indica, inoltre, il luogo stesso in cui venivano dati i responsi. Il termine a rigore dovrebbe essere riservato alla sola mantica ispirata, con esclusione delle tecniche basate sull’osservazione di segni casuali o provocati (➔ divinazione); il suo uso in un’accezione estensiva è però giustificato dal fatto che, quali che fossero le modalità divinatorie, si ha sempre una traduzione verbale del segno mantico operata da un corpo di sacerdoti specializzati (interpreti, esegeti).

Dei più celebri o. nel mondo classico quello di Dodona, santuario di Zeus, è menzionato già da Omero, e allusioni ricorrono, nel Catalogo delle navi (Iliade II) e più chiaramente nell’Odissea, a Pythò (Delfi) e al suo oracolo; tra l’8° e il 6° sec. a.C. raggiunge l’apogeo della sua importanza l’o. di Delfi, dove Apollo dava responsi non solo a individui privati, ma anche a Stati greci e stranieri. L’oracolo di Delfi era, nella religione greca, ciò che più si avvicinava al concetto di un’autorità religiosa soprannaturale; ai suoi consigli le città-Stato greche conformavano spesso la loro linea d’azione politica, ma soprattutto quanto riguardava le istituzioni religiose. Anche l’Italia antica aveva o. importanti, per es., quello della Fortuna Primigenia a Praeneste (Palestrina).

Carrello