I sogni venivano considerati come la volontà degli dei di comunicare con gli uomini;
I Sogni non solo possono essere dei messaggi o premonizione, ma hanno anche un risvolto psicologico.
Qui verrà fatta una chiara interpretazione di maturità psicologica vedendo la situazione attuale della persona e avvicinandosi molto al pensieri dei nativi americani che vedremo dopo.
_Nell’ambito della psicanalisi, le teorie più diffuse circa l’interpretazione del significato dei sogni sono indubbiamente quelle di Freud e quelle dello psicanalista e psichiatra svizzero Carl Gustav Jung.
La definizione letterale di sogno è: “Attività mentale che si verifica durante il sonno”. Tale attività può essere più o meno nitida e dettagliata, può possedere una struttura narrativa più o meno coerente, è caratterizzata da sensazioni di tipo prevalentemente visivo e, talvolta, può prevedere il coinvolgimento emotivo dell’individuo.
Secondo Freud, i sogni si caratterizzano per la presenza di contenuti mascherati che si manifestano nel sogno in forma di simboli e che rappresentano un messaggio da parte dell’inconscio.
Tale messaggio, secondo il padre della psicanalisi, dovrebbe contenere desideri proibiti e latenti riguardanti soprattutto la sfera sessuale (anche se, apparentemente, il sogno nulla ha a che vedere con quest’ultima) e che l’individuo non esprime a livello conscio poiché ritenuti inaccettabili o sconvenienti.
Entrando più nel dettaglio, i contenuti mascherati prendono il nome di contenuti latenti, mentre i simboli attraverso cui essi si manifestano (ad esempio, persone, animali, oggetti, ecc.) prendono il nome di contenuti manifesti.
Secondo Freud, la rivelazione del contenuto latente di un sogno può avvenire solo se si analizza e interpreta il contenuto manifesto.
Pertanto, il contenuto latente viene considerato come il vero significato del sogno che tuttavia viene “censurato” dall’Io e reso razionalmente accettabile tramite la creazione del contenuto manifesto.
Il contenuto latente, quindi, rappresenterebbe il messaggio dell’inconscio; mentre il contenuto manifesto rappresenterebbe il contenuto conscio, quello che viene elaborato e poi ricordato e raccontato dal sognatore.
Alla base dell’interpretazione dei sogni di Freud vi è la cosiddetta teoria del “travestimento” secondo la quale i simboli – che si tratti di persone, oggetti o animali – non sono realmente ciò che sono – quindi quelle persone, quegli oggetti o quegli animali specifici – ma sono il travestimento di altre persone, oggetti o animali. Ad esempio, se si sogna un amico di nome Mario, secondo tale teoria, il reale significato del sogno non riguarda Mario, ma un’altra persona che viene “travestita” dall’inconscio con le sembianze dell’amico Mario.
Più precisamente, Freud asseriva che, nei sogni, ogni persona o oggetto è il travestimento di un’altra persona o oggetto, i quali vengono investiti di un’aura sessuale.
Ad ogni modo, per poter comprendere il significato dei sogni, è molto importante che sia lo stesso sognatore a fornire allo psicanalista le informazioni necessarie e la chiave di lettura per la decifrazione del contenuto latente. Di contro, questo non è sempre possibile e lo stesso Freud ammetteva che non sempre si riesce ad interpretare un sogno in maniera completa, poiché talvolta i simboli in esso espressi potrebbero andare perduti.
Secondo Jung, invece, l’inconscio mostra nei sogni esattamente quello che vuole mostrare, senza “travestimenti” o “sotterfugi” (se si sogna l’amico Mario, l’inconscio vuole parlare esattamente dell’amico Mario). La teoria del medico svizzero afferma, inoltre, che i sogni sono indissolubilmente legati allo sviluppo della persona e che il fattore importante nella loro interpretazione non è tanto la causa che li genera – come sosteneva, invece, il “rivale” Freud – quanto il fine per cui questi sogni si manifestano. Jung si chiedeva, pertanto, “A cosa serve il sogno che ho fatto e dove mi porterà?”.
Naturalmente, anche in questo caso, l’interpretazione del significato dei sogni non è semplice e non si deve limitare a dare un senso basato solo su quanto ricordato dal sognatore, ma è necessario scomporne e analizzarne ogni singolo elemento per poi fornire un’interpretazione il più possibile realistica.
Ad ogni modo, entrambi gli psicanalisti – Jung e Freud – concordano nell’affermare che i sogni sono segnali inviati dall’inconscio, benché la loro interpretazione prenda poi strade opposte.
Chiaramente,vi sono diverse teorie sul modo di interpretare i sogni
Una teoria molto diffusa è quella secondo cui il sogno rappresenterebbe una situazione della vita reale nel quale l’individuo è bloccato. In questo caso, il sogno viene considerato come uno strumento che dovrebbe essere utile per risolvere il problema, esattamente come quando si deve superare un ostacolo quando si è svegli e, attraverso il pensiero, si genera una soluzione.
Secondo alcuni ricercatori, il sogno svolgerebbe funzioni psichiche particolari, come il consolidamento dei ricordi e la regolazione delle emozioni.
Una teoria più moderna, invece, prende in considerazione lo stato del mondo contemporaneo in cui la società spinge le persone ad amalgamarsi alla massa. Secondo questa teoria il sogno sarebbe il risultato del bisogno dei singoli individui di differenziarsi dalla massa (a tal proposito, si ricorda che, in effetti, non esistono sogni uguali).
Per garantire una corretta interpretazione dei propri sogni, è molto importante avere buona memoria di quanto si è sognato e, soprattutto, è importante ricordare le emozioni e le sensazioni che sono state percepite sia durante il sogno, sia appena dopo il risveglio. In questo modo si potranno fornire elementi molto utili all’individuazione al significato dei sogni.
Secondo diversi psicologi, gli incubi sarebbero indice dell’incapacità di gestire situazioni della vita reale particolarmente ansiose o caratterizzate da conflitti.
I nativi americani credevano che una parte dell’anima va letteralmente a esplorare altre dimensioni (il mondo dei sogni) mentre gli altri due aspetti dell’anima rimangono attaccati al corpo per tenerlo in vita.
Secondo i nativi americani, la mente non sogna nulla e nemmeno il corpo. L’anziano Chippewa John Thunderbird spiega:
La tua anima sogna i sogni; non il tuo corpo, non la tua mente.
Egli sottolinea inoltre:
Quando si sogna l’anima viaggia in tutto il mondo
I Nativi ritengono che una parte dell’anima si disconnette dal corpo fisico e viaggia per il mondo dei sogni dove poi comunica con altri spiriti di altre anime umane. Nel mondo dei sogni è anche possibile comunicare con gli animali. Il mondo dei sogni è altrettanto reale come il mondo fisico. E’ sperimentando il realismo del mondo dei sogni che apprezziamo l’illusione del mondo reale.
Una grande parte della filosofia dei nativi è capire che la vita stessa è solo un grande sogno ed è attraverso il sogno che ci ricordiamo come questo mondo è davvero un grande ologramma. Nella mente dei nativi americani non ci sono differenze in termini di importanza tra il mondo dei sogni e la vita di veglia.
Quando un nativo americano si svegliava da un sogno andava dall’anziano a parlare del sogno che lo avrebbe interpretato dicendo cosa lo Spirito stava cercando di mostrare e poi avrebbe dato importanti consigli.